Cicoria selvatica pianta della tradizione e tra i prodotti più particolari, la nostra cicoria selvatica fa impazzire gli amanti delle erbe spontanee!
Invitanti e sfiziose, all’assaggio rilasciano il profumo selvatico delle terre dalle quali sono state raccolte! Trasformate quel tanto che basta per lasciarle
croccanti e non stravolgere le speciali caratteristiche date dalla sua spontaneità! Le rendono gustose il leggero sentore di peperoncino e aglio! Perfette
per arricchire antipasti, contorni o semplicemente adagiate su una bruschetta di pane rigorosamente casereccio.
Origini
La cicoria selvatica è una pianta conosciuta e utilizzata da millenni. Ha origini mediterranee.
Secondo alcuni studiosi, cicoria in passato cicòrea, deriva
dal latino cicoria, per altri, invece, la derivazione sarebbe di origine egiziana, più precisamente dal termine kichorion, ossia campo,
in quanto si trova spontanea nei campi.
Tradizione
In antichità era una risorsa alimentare importante, potendosi consumare sia cotta, che cruda. Nelle campagne erano famosi i cicurari e le cicurare, che raccoglievano le cicorie selvatiche e altre specie spontanee nei terreni incolti o furtivamente nei pascoli.
Proprietà e usi
Della cicoria selvatica si utilizzano le radici, le foglie, gli steli teneri e i fiori. La raccolta si fa in diversi periodi dell’anno, a seconda dello stato vegetativo.
Cicoria selvatica pianta della tradizione, nelle campagne erano famosi i cicurari e le cicurare, che raccoglievano le cicorie selvatiche e altre specie
spontanee nei terreni incolti o furtivamente nei pascoli.
IN CUCINA
In cucina, le foglie di cicoria selvatica si consumano di solito scottate e ripassate in padella con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio,
che può essere un’ottima preparazione base per il ripieno di torte e crostate salate.